mercoledì 17 dicembre 2008

Condizione critica: MSF per il Congo


Che poi qualcuno quelle armi gliele avrà pure vendute. E ci avrà fatto un sacco di soldi.

Qualcun altro le avrà costruite con le proprie mani in una catena di montaggio. Non si sarà arricchito, ma guadagno lo stipendio sì: un po' per il mutuo, un po' per i figli, un po' per la badante per i genitori malati. Magari fa anche volontariato e adotta i bambini a distanza. Una brava persona, insomma. Ci ha anche pagato le tasse, che poi diventano soldi di tutti..

Come si dice quando il lavoro delle mani di una brava persona produce un'arma che poi viene usata in una guerra dall'altra parte del mondo che dura da vent'anni? Economia, libero mercato e globalizzazione, penso.
Dove è sparita la politica che si interrogava di queste questioni? Per quante associazioni per la pace esistano, finché questa e altre vere "questioni morali" non torneranno all'attenzione politica e del cittadino-consumatore, la partita è una partita persa.

Solo perché la generazione precedente ha fallito, non significa che dobbiamo per forza fallire anche noi nell'impegno per la pace e il rispetto dei diritti umani. Ci sono nuovi mezzi, oggi, dovremmo riprovare a pensare in grande, anche rischiando di rimanere delusi.
Hanno tutti così paura di restare delusi, di "compromettersi" ultimamente, che partono già delusi per non venire delusi.
BAH!

http://www.condition-critical.org/it/
http://www.medicisenzafrontiere.it/default.asp

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