sabato 31 gennaio 2009

www.quattrogatti.info

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Il progetto "QUATTROGATTI" nasce dalla volontà e dall’ambizione di noi giovani di essere testimoni e protagonisti della vita del nostro Paese. Fare informazione sarà il nostro modo di partecipare.

Siamo studenti e giovani lavoratori nel campo economico. Ci siamo uniti constatando che gli argomenti economici sono spesso presentati in modo poco efficace. Per chi non ha una preparazione specifica diventa difficile cogliere il senso di fondo dei dibattiti e non rimanere spaesati di fronte alle tante opinioni contrapposte.

Il nostro obiettivo è quello di fare informazione in modo semplice, rigoroso e accessibile a tutti. Vogliamo essere un complemento agli organi informativi utilizzando sistemi di comunicazione che consentano una maggiore interazione tra chi scrive e chi legge, in modo da spiegare argomenti complessi con semplicità.

Ci auguriamo che altri ragazzi e ragazze condividano l’essenza del nostro progetto e vogliano parteciparvi in modo autonomo e indipendente contribuendo a fare informazione su varie tematiche non solo economiche.

Noi metteremo a disposizione la nostra piccola esperienza, il nostro tempo e la nostra faccia, contando sul vostro desiderio di coinvolgimento.

VIDEO: LA CRISI DEL SISTEMA ECONOMICO http://www.quattrogatti.info/index.php?option=com_content&view=article&id=56&Itemid=68

mercoledì 28 gennaio 2009

CONSIGLIO COMUNALE DEL 26 GENNAIO 2009

Il Consiglio era in programma alle ore 20.30, ma a quanto pare ritardare anche di mezz’ora non è una cosa grave…naturalmente i nostri consiglieri erano tutti puntuali, già allineati contro il fronte compatto della maggioranza che invece presentava diverse sedie vuote.

Prima di iniziare il Consiglio vero e proprio ci sono state tre interrogazioni della maggioranza alla Giunta comunale…la prima, del consigliere Rebellato, riguardava la notizia apparsa sul Mattino dell’offerta (così ho capito) della Birreria Torre: 15 litri di benzina per 20 litri di birra acquistati…una promozione che contrasta con le varie campagne anti-alcool promosse da Comune, provincia, ASL e scuole; l’assessore Bolesani ha promesso di parlare col gestore del locale per chiarire la questione.

Dopodiché è entrato in scena Paolo Parolin, il quale ha chiesto perché il Consiglio Comunale non è stato informato sulle presunte irregolarità emerse nell’analisi del bilancio del 2006 e del preventivo 2008, come richiesto dalla Corte dei Conti. Il sindaco è salito in cattedra con il suo splendido senso civico affermando che non spetta a lui informare il Consiglio, che Parolin nel 2006 non era ancora stato eletto e invitandolo implicitamente (ma neanche troppo) a farsi gli affari propri.

La terza e ultima interrogazione è stata alquanto complessa: Rebellato ha invitato il sindaco a rispondere a domande rivoltegli in passato e da lui giudicate “politiche”, quando invece palesemente non lo erano (si trattava di domande “tecniche”) e ha criticato l’Amministrazione per non aver fronteggiato in modo adeguato il problema della neve emerso durante le vacanze natalizie…diversi cittadini infatti sono dovuti andare in ospedale in seguito a cadute nel Centro Storico. E qui altra risposta cortese del nostro Sindaco-(Dis)Onorevole: egli infatti ha affermato che in realtà ci sono state azioni tempestive da parte degli Enti deputati (la relazione completa è stata effettuata dall’assessore Bonetto, di cui purtroppo non posso evidenziare causa amnesia momentanea i passaggi più significativi) e quindi i Consiglieri d’opposizione dovrebbero solo stare zitti, dato che anche a Capodanno durante i festeggiamenti c’è stata gente che ha lavorato sodo, non come quelli della CGIL o una larga fetta dei dipendenti pubblici che non fanno mai un tubo (non ricordo bene questo discorso, so che ha fatto questi esempi all’incirca).

Finita questa disputa si è passati al Consiglio vero e proprio: dieci erano i punti all’ordine del giorno, i primi quattro dei quali riguardavano diversi lavori di edilizia urbanistica, consistenti nell’ampliamento di alcuni fabbricati in Riva del Grappa, in Borgo Vicenza, Via Brentella e nell’ampliamento del fabbricato che ospita Gobbo Salotti sulla strada per Galliera, tutti presentati dall’architetto comunale, il dottor Scapin.

Qui non ci sono state dispute particolari, se non sui primi due punti, a causa dei precedenti rinvii per motivi tecnici poco chiari alle opposizioni presentati dalla maggioranza nello scorso Consiglio e nella successiva Riunione dei Capigruppo. I consiglieri pro Bitonci hanno sempre votato compatti a favore, mentre i nostri rappresentanti si sono astenuti due volte,mi pare,e hanno votato a favore due volte: l’astensione, nel caso Gobbo Salotti, riguarda il fatto che si va a sottrarre altro terreno alle attività agricole, quando già ci sarebbe un sito deputato alla costruzione di nuovi fabbricati.

Il punto successivo riguardava i nuovi siti di telefonia mobile, ossia le antenne dei vari gestori, che si vorrebbe far aumentare di numero: nulla da segnalare, tranne un piccolo dibattito di natura estetica tra i vari consiglieri e l’architetto Scapin. (A voi piace l’antenna vicina al cimitero Austro-Ungarico???). Anche qui i nostri consiglieri si sono astenuti.

Passiamo alla seconda metà del Consiglio: i punti dal 6 al 9 sono stati liquidati in tempo relativamente breve, e trattandosi di questioni “burocratiche” non ho capito molto. In sostanza si è parlato dell’utilizzo dei fondi riserva,e sono state lette le cifre delle entrate, dei contributi vari e delle spese del nostro Comune.

Il punto 8 verteva sulla modifica dell’articolo 4 (di che cosa???è questo il problema…scusate…immagino di un qualche statuto o regolamento comunale) che non prevede l’assegnazione del gettone di presenza ma la partecipazione gratuita alle Commissioni istituite dall’Amministrazione, una richiesta già avanzata da Parolin quasi due anni fa in occasione dell’insediamento del Consiglio, prontamente respinta ma tornata di moda con queste nuove modifiche in ottemperanza alla decisione di ridurre gli sprechi degli Enti Locali.

A dar fastidio qui non è stato tanto l’intervento del sindaco, ma il fatto che nessuno avesse con sé il nuovo regolamento in modo da presentare chiaramente la nuova modifica all’articolo 4…Paolo non l’aveva ricevuto, e nessuno ha pensato di portarlo, pur dovendo parlare di questo articolo. Lasciamo perdere.

Il punto 9 consisteva nella delibera sulle detrazioni ad abitazioni per motivi particolari (di natura “sanitaria”, principalmente): con la nuova idea del governo sull’ICI, è emerso durante il dibattito, il nostro Comune è stato premiato meno di altri, pur essendo più virtuoso nell’applicare l’aliquota più bassa – il 4 per mille-. Niente da segnalare neppure qui.

L’ultimo punto era poesia allo stato puro: la Lega, dopo aver buttato giù a Roma il rospo della deroga al Patto di Stabilità per il Comune di Roma e altri come Catania, ora qui a Cittadella chiede al sindaco di attivarsi in Parlamento per permettere anche agli altri Comuni di violare questo Patto per realizzare alcune importanti opere.

Della serie “Roma Ladrona” a Cittadella, ma “Roma Padrona” in Parlamento. Il sindaco ha prontamente accusato Veltroni della cattiva gestione chiamandolo “il vostro compagno, com’è proprio il caso di dire in questa situazione” (ma esiste ancora il PCI??????????) e accusando le amministrazione del Sud, comprese quelle del PDL, di mangiarsi i soldi che arrivano a loro.

L’opposizione di centro-sinistra ha abbandonato la sala al momento della votazione per la palese contraddizione della mozione letta e presentata dalla signora Contarin della Lega. Qui è praticamente finito il Consiglio (o meglio,sono andato via io in quel momento).

Spero di essere stato il più corretto e preciso possibile…spero di non avervi annoiato,ringrazio tutti quelli che avranno così tanta pazienza da leggermi.

Era il mio primo consiglio comunale, e ne sono uscito assai depresso…mi dà fastidio vedere una maggioranza silenziosa come quella di ieri sera, a parte la Contarin, Milani (il più corretto ed educato dei leghisti, mi è parso) e Bertoncello Brotto gli altri hanno solo alzato la mano per votare.

Inaccettabile è poi il comportamento del Presidente del Consiglio Comunale Balsamo, che è compiacente in modo vergognoso nei confronti del Sindaco e ha votato tutte le delibere presentate, quando invece in teoria per prassi istituzionale non avrebbe dovuto farlo. Se sto dicendo una cavolata correggetemi.

mercoledì 14 gennaio 2009

APPUNTAMENTI FUTURI

Venerdì 16 gennaio
17:30 -
Mestre - cinema Corso, corso del Popolo
Walter Veltroni presenterà la candidatura di Davide Zoggia alla Presidenza della Provincia di Venezia. Sono previsti gli interventi di Massimo Cacciari e Davide Zoggia.

20.45
c/o Ex Fornace Carotta - Padova, Piazza Napoli, 74.
Incontro-dibattito aperto sui temi dell'energia nucleare in cui interverranno alcuni esperti del settore, organizzato da alcuni GIOVANI del circolo cittadino "IL PONTE" (Padova - Guizza)

Sabato 17 gennaio: incontro Giovani dell'Alta a Camposampiero con gli eletti all'Assemblea Regionale Francesca Passuello, Tommaso Pettenuzzo e Davide Fiume, in vista dell'Assemblea Regionale
ritrovo alle ore 15.00 in Piazza del Municipio di Camposampiero

Domenica 18 gennaio: Assemblea regionale.
L'assemblea si terrà dalle ore 10.30 fino alle ore 18.30 presso la Fornace Carotta, a Padova (Piazza Napoli n.74)
L’ordine del giorno dei lavori è il seguente:
1. dibattito ed elezione del Segretario
2. definizione delle Commissioni Statuto e dei Valori;
3. adempimenti relativi ai dispositivi votati dall’Assemblea Nazionale;
4. costituzione di commissioni tematiche;5. varie ed eventuali


Venerdì 23 gennaio ore 19.45: Fiaccolata per la pace
Hanno dato o stanno per dare l’adesione ben 8 comuni: Curtarolo, Piazzola sul Brenta, Campo San Martino, San Giorgio delle Pertiche, San Giorgio in Bosco, Vigodarzere, Villafranca PD, Campodoro.
Hanno pure aderito CGIL-CISL-UIL, AVVISO PUBBLICO-LIBERA.
Sono promotrici con i Comuni molte parrocchie ed Istituti scolastici. Naturalmente molte associazioni di volontariato ecccc…
Saranno raccolti fondi che saranno consegnati alla CARITAS.
Funzionerà un servizio BUS fra Piazzola sb e Curtarolo sia all’arrivo che alla fine per il ritorno. Presso la chiesa San Benigno di Piazzola sb ci sarà pure un recital Gospel ed un ristoro. Le fiaccole si potranno prendere come le bandiere per la pace a Pieve di Curtarolo.



SEGNALO A TUTTI IL NUOVO SITO DEI GIOVANI DEMOCRATICI DI PADOVA
http://gd-padova.webnode.com

sabato 3 gennaio 2009

DIRITTO UNIVERSALE... PRIVATO

Riporto un recente articolo, pubblicato dal Manifesto, di Rosario Lembo ed Emilio Molinari, contro la privatizzazione dell’Acqua.



“Il 10 dicembre 2008 è stato il 60° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani. Quale diritto umano è più universale, più naturale, più vitale, del diritto all’acqua? Eppure L’Onu, L’Ue, i G8, la stragrande maggioranza dei governi del mondo compreso il nostro, si rifiutano di dichiarare l’acqua come Diritto umano e si rifiutano di definire 50 litri di acqua di buona qualità per persona al giorno, come la quantità minima per vivere dignitosamente, così come afferma l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). L’Onu non si pronuncia e il suo Consiglio dei diritto umani nel marzo scorso ha rinviato di tre anni il rapporto sui diritti umani.
Ma nel nostro paese nessuno sembra indignarsi per questo. L’acqua è un Bene comune? Lo afferma il Compendio alla dottrina sociale della Chiesa, il Cnel sostiene che non è un prodotto commerciale e persino il ministro Tremonti dichiara che non può essere regolato dal mercato. Ma il 6 agosto il parlamento italiano ha votato la legge 133 dove all’articolo 23 bis, si fa obbligo ai comuni di privatizzare tutti i servizi pubblici locali, compresi i servizi idrici, dichiarandoli servizi di «rilevanza economica», in una parola l’acqua potabile diventa un bene economico la cui gestione è affidata al mercato. Inoltre, cosa vuol dire privatizzare tutti i servizi pubblici locali? E’ lo svuotamento più clamoroso della funzione dei comuni e della democrazia. Cosa resta ai comuni? Gestire le paure dei cittadini? Vendere territorio, parchi e coste agli speculatori di sempre per fare cassa? Mettersi a giocare in borsa con i derivati?
Succede in Italia. E alla Lega vorremmo dire: che senso ha parlare di federalismo quando i beni comuni fondamentali dei territori, vengono consegnati a multinazionali? Privatizzare tutta l’acqua potabile del nostro paese è un terribile salto nel buio, è privatizzare la vita stessa dei cittadini italiani, giocarla in borsa, consegnarla al profitto privato, nelle mani di un cartello monopolistico di 4 multiutility (Acea- Iride- Hera-A2A) , di 2 multinazionali francesi Suez-Lyonnais des eaux e Veolia, di alcune banche come il Monte dei Paschi e a imprenditori come Caltagirone e Pisante. E’ inutile girare attorno alle parole: le privatizzazioni, la legge 133, l’art. 23 bis sono una nuova tangentopoli italiana, la conferma che nel nostro paese la questione morale è completamente trasversale.
Succede in Italia, mentre il comune di Parigi toglie a Suez e Veolia il servizio idrico e lo riprende nelle proprie mani pubbliche, mentre paesi dell’America latina dichiarano nelle Costituzioni che l’acqua è un diritto umano e un bene comune pubblico. Mentre nella stessa Europa il Belgio dichiara con leggi che l’acqua è un bene comune da gestire come servizio pubblico, in Italia la politica nel suo insieme partorisce la legge 133 art. 23 bis. Eppure pochi sembrano indignarsi col governo che mette ai voti una simile legge e con l’opposizione che lo attacca perché non ha privatizzato con più decisione. Nessuno si ribella né scende nelle piazze o sommerge con una valanga di mail i propri partiti. Qualche sindaco ha un moto di dignità, protesta, oppone resistenza, qualche coraggioso giornalista denuncia con forza la gravità di quanto sta accadendo, ma l’indifferenza della società civile sconcerta. Per l’acqua potabile, nelle mani delle multinazionali o della criminalità organizzata, per l’aria di cui si vendono le quote di inquinamento, per le morti sul lavoro, il cibo, la privatizzazione delle Università e della conoscenza, per i grandi diritti universali, sociali e collettivi, non c’è indignazione, né mobilitazione, nemmeno tra i lavoratori, chiusi di fatto in una dimensione corporativa. Solo gli studenti, con la loro lotta si collocano in questo passaggio epocale che è la mercificazione dei beni comuni di cui la 133 è la concretizzazione.
L’acqua che pure è donna e madre, è fertilità, non suscita reazioni nei movimenti femminili e femministi, e come nei movimenti per i diritti degli omosessuali. Eppure il diritto negato all’acqua, discrimina chi non ha i mezzi per pagarla e è la negazione d’ogni civiltà. Il bene comune chiede a tutti di cogliere l’interesse generale, il contenuto che unifica l’intera comunità e la chiama alla partecipazione.
Ecco perché In occasione della giornata Mondiale dei Diritti Umani, come Comitato italiano per un contratto mondiale sull’acqua lanciamo un appello a tutti i movimenti, affinché condividano la nostra indignazione e lottino con noi.
E’ un appello che rivolgiamo anche alla Chiesa italiana e alle sue massime autorità che proclamano il diritto alla vita nelle scelte personali, ma tacciono sulla vendita obbligata del dono di dio e non denunciano il mancato riconoscimento dell’universale diritto sociale e collettivo all’acqua per tutti.
Chiediamo al Parlamento europeo che concretizzi i principi della risoluzione del marzo 2006 sul carattere pubblico dei servizi idrici, alla commissione europea affinché al 5° Forum Mondiale di Istanbul riconosca il diritto all’acqua e affidi all’Onu il Forum mondiale. Ai parlamentari italiani chiediamo un ripensamento sull’articolo 23 bis e un piano di investimenti pubblici per riparare le reti idriche e per finanziare progetti pubblici che portino l’acqua potabile a chi nel mondo non ne ha.
L’Onu nel 2006 ci ha informato che c’è una Crisi Mondiale dell’Acqua, che entro 30 anni il 60 per cento della popolazione vivrà al di sotto della soglia del conflitto idrico di 1000 metri cubi all’anno per persona, che il 48 per cento della domanda di acqua resterà senza risposta, che gli epicentri della crisi saranno: Cina-India, Usa, Mediterraneo, che 820 milioni di contadini oggi al livello di sussistenza verranno spazzati via e che 1 miliardo di profughi idrici si aggirerà disperata per il mondo.
Ma 4 Forum Mondiali dell’Acqua, presieduti dalle multinazionali Suez Lyonnais des eaux e Veolia, hanno impedito l’affermarsi del diritto umano all’acqua, l’Onu nel marzo di quest’anno ha conferito a un gruppo di imprese multinazionali utilizzatrici dell’acqua (Nestlè, Coca Cola, Pepsi Cola, Unilever, Levi Strauss, General Electric) il mandato di redigere un «Patto Mondiale per l’Acqua» che assieme al 3° Rapporto sui Programmi di gestione mondiale dell’acqua, saranno presentate come proposte per il 5° Forum Mondiale dell’acqua (marzo 2009 Istanbul) .
Tacere di fronte a queste scenari è un crimine, che ci rende tutti responsabili di aver firmato una cambiale per le prossime terribili guerre. Denunciare questa indifferenza è il modo migliore per onorare la Dichiarazione universale dei diritti umani .
E il Comitato italiano che ha partecipato alla manifestazione promossa da un Coalizione europea di venti e più associazioni impegnate a difesa dell’acqua che si è svolta il 10 dicembre davanti al Parlamento europeo, intende farlo con questo appello."


Alcune informazioni: www.contrattoacqua.it

http://it.youtube.com/watch?v=1nAB7ORGzrA